OLIO DI OLIVA
Caposaldo dell'alimentazione italiana
(Primario ingrediente di olvi)
L’olio di oliva è il prodotto per eccellenza della tradizione agroalimentare del Mediterraneo. Dal sapore tenue e caratteristico, con un retrogusto gradevolmente mandorlato, l’olio che utilizziamo per produrre olvi è ottenuto esclusivamente con tecniche di estrazione e raffinazione che permettono la conservazione delle caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche della specie vegetale da cui proviene.
NEMICO DEL COLESTEROLO E AMICO DEL CUORE |
AMICO DELLO STOMACO E DELL’INTESTINO |
UN AIUTO NELLA PREVENZIONE DEI TUMORI |
UN AMICO DEI VASI SANGUIGNI |
IN UNA GOCCIA DI OLIO DI OLIVA

Valori nutrizionali di 100 g di olio di oliva
Energia | 899 kcal/ 3762 kjoule |
Acqua | Tracce |
Carboidrati | 0 g |
Grassi | 99,9 g |
Proteine | 0 g |
Fibre | 0 g |
Olio di oliva | Grasso Umano | |
Acido oleico (grasso insaturo*) | 70-80% | 65-87% |
Acido linoleico (grasso insaturo) | 4-12% | 0 |
Acido palmitico (grasso saturo*) | 7-15% | 17-21% |
Acido stearico (grasso saturo) | 2-6% | 5-6,5% |
OLIO DI OLIVA E GLI ALTRI ALIMENTI
(valori riferiti a 100 g di parte edibile)
Fonte: i valori riportati sono tratti dalle Tabelle di Composizione degli Alimenti (INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
SATURI (g) | MONOINSATURI (g) | POLINSATURI (g) | COLESTEROLO (mg) | |
Olio di oliva | 16,16 | 74,45 | 8,84 | 0 |
Olio di semi di arachide | 19,39 | 52,52 | 27,87 | 0 |
Olio di semi di girasole | 11,24 | 33,37 | 50,22 | 0 |
Olio di semi di mais | 14,96 | 30,66 | 50,43 | 0 |
Burro | 48,78 | 23,72 | 2,7 | 250 |
Uova | 3,17 | 2,58 | 1,26 | 371 |
Latte | 2,11 | 1,1 | 0,12 | 11 |
FRAZIONE SAPONIFICABILE e INSAPONIFICABILE dell’olio di oliva

SAPONIFICABILE ( circa 98%) |
• Acido oleico |
• Acido linoleico |
• Omega-3, Omega-6 che rappresentano acidi grassi essenziali alla vita**. |
INSAPONIFICABILE (circa 2%) |
• Polifenoli |
• Le Vitamine A, D ed E |
• Tocoferoli |
• Componenti aromatici |
• steroli |
Oltre alla frazione lipidica (saponificabile) l’olio di oliva contiene numerose sostanze di fondamentale importanza nella frazione cosiddetta “insaponificabile” che rappresenta non più del 2% del prodotto. Tali componenti grazie al loro potere antiossidante prevengono la formazione di radicali liberi contrastando i processi di invecchiamento degli organi e dei tessuti dell’organismo.
Nel corso degli anni sono andate aumentate le prove sul ruolo terapeutico e protettivo dell’olio di oliva, non solo per il suo contenuto di acido oleico ma anche per la presenza della frazione insaponificabile; la giusta miscela e composizione in fattori diversi, presenti in piccole percentuali , crea le condizioni per ottenere una corretta lipemia ( quantità di grassi nel sangue) e risulta essere un utile agente di ostacolo al processo di cancerogenesi rispetto ad altri tipi di grassi alimentari.
Non c’è raccomandazione di società scientifica, medica e commissione nutrizionale di qualsiasi paese che non citi l’utilità dell’olio di oliva nella corretta alimentazione umana.
Il giusto equilibrio di composti è il segreto delle virtù dell’olio di oliva che ne fanno l’alimento principe della dieta mediterranea.
ALCUNI DATI SCIENTIFICI RELATIVI ALL’OLIO DI OLIVA
L’elevata assunzione di acidi grassi monoinsaturi attraverso il consumo di olio di oliva, può associare i vantaggi derivanti dalla riduzione del colesterolo con la diminuzione delle lipoproteine a bassa densità e l’inibizione dell’ossidazione cellulare ”
Fonte: Eurosciences Communication in cooperazione con l’Istituto per la Ricerca sull’Arteriosclerosi, Università di Münster, Germania.
QUANTI GRASSI E QUALI:
SCEGLI LA QUALITA’ E LIMITA LA QUANTITA’

“Per star bene è necessario introdurre con l’alimentazione una certa quantità di grassi(…).I grassi oltre a fornire energia in maniera concentrata apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega-6 (acido linoleico) e della famiglia omega-3 (acido linolenico) e favoriscono assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K e dei carotenoidi. (…) Tutti i grassi sono uguali sul piano dell’apporto di energia, ma sul piano della qualità possono essere molto diversi. La diversa qualità può avere effetti importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo. (...)”
Secondo le più recenti raccomandazioni, è necessario che nella nostra alimentazione i grassi siano mediamente presenti in modo da apportare una quantità compresa fra il 20-25% e il 30-35% della quota calorica giornaliera complessiva.
Per quanto riguarda la loro qualità, la ripartizione suggerita è la seguente:
Acidi grassi SATURI | Non più del 7-10% delle calorie totali |
Acidi grassi MONOINSATURI | Fino al 20% delle calorie totali |
Acidi grassi POLINSATURI | Circa il 7% delle calorie totali (con rapporto omega-6/omega-3 intorno 5:1) |
Fonte:Linee Guida per una sana alimentazione italiana,
Ministero delle Politiche Agricole Forestali
CURIOSITA'
L'OLIVO
(OLEA EUROPEA)

L’olio di oliva si ricava dalle olive, cioè dalla drupe dell’olivo, pianta della famiglia delle Oleacee, specie Olea europea, nelle quali esso è presente per il 35% nella polpa e nella buccia, per il 6% nel nocciolo e per il 24% nel seme.
La pianta comincia a fruttificare verso il 3º–4º anno, inizia la piena produttività verso il 9º–10º anno; la maturità è raggiunta dopo i 50 anni. È una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i 60–100 cm di profondità. Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante.
L'oliva è un frutto di forma ovale divisa in tre parti, una parte più esterna sottile e trasparente detta epicarpo, una parte media polposa detta mesocarpo, ed una parte interna detta endocarpo, comunemente chiamata nócciolo. L'endocarpo a sua volta presenta esternamente il tegumento, una parte centrale che è l'albume, e la più interna i cotiledoni (da cui si sviluppa la pianta). Attraverso la differenziazione dei caratteri biometrici (diametro massimo e lunghezza del nocciolo) si possono distinguere le specie domestiche di diametro superiore ai 10mm dalle specie selvatiche di grandezza inferiore. L'olio di oliva rappresenta per tradizione alimentare e legame al territorio uno dei prodotti fondamentali dell'agricoltura mediterranea, di indiscusso valore nutrizionale per la composizione chimica e le caratteristiche organolettiche esaltate dal suo impiego. Per ottenere un olio di qualità si deve partire da una materia prima, le olive, di qualità. Queste devono essere sane e mature , ma non sovrammature . Il momento più adatto è attorno alla invaiatura, quando le olive cominciano a cambiare colore e presentano ancora una buona quantità di verde.
Il tipo di raccolta che dà i migliori risultati per la qualità dell' olio è senz'altro la raccolta manuale che non danneggia i frutti. Il grado di maturazione al momento della raccolta delle olive influenza le caratteristiche organolettiche e il colore dell' olio: una raccolta precoce dà oli più verdi con note di amaro e piccante, più gialli e con bassa acidità invece per olive mature, maggiore acidità (e minor quantità di acidi polinsaturi) unita a un fruttato dolce per olive molto mature.
L’USO DELL’ OLIO NELLA STORIA
PRODUZIONE E AREALE DELL'OLIVO
Inizialmente coltivato quasi esclusivamente nei paesi mediterranei , negli ultimi anni è stato impiantato con successo anche in altri paesi dal clima analogo, come California, Australia, Argentina e Sudafrica. In Italia l'areale di coltivazione è molto ampio.
La maggiore concentrazione olivicola italiana, comunque, si trova in Puglia, con una popolazione che è stimata essere superiore ai 5 milioni di alberi. Molti di questi risalgono all'epoca della dominazione spagnola del Seicento. Nella valle del Volturno si possono osservare tra la miriade di oliveti presenti, numerose piante secolari.
In verde l'areale storico della coltivazione dell'olivo, le aree ove l'olivo può regolarmente produrre. I principali paesi produttori sono Spagna, Italia e Grecia, seguiti da altri paesi del bacino del Mediterraneo (Turchia, Siria, Tunisia, Marocco, Egitto, Algeria, Portogallo).
